Fioretti cappuccini

Il buon occhio di Dio

a cura di Francesco Di Ciaccia

Se uno ama Dio, Dio ama lui. E poiché i cappuccini amavano Dio, Dio amava loro. Non solo col cuore; anche l’occhio: Dio “vedeva” chi a sua volta voleva bene ai cappuccini, e lo premiava. Altrimenti... ci siamo intesi?

Perugia, quando fu iniziata la costruzione del nuovo convento, correva l’anno 1571. Un gentiluomo della città era stato contrario alla erezione del convento. Un bel giorno mandò ai cappuccini, tramite un contadino, una bella soma di cibarie, con una lettera. La lettera diceva: “Vi mando questa elemosina, e vi prego di intercedere per me presso Dio”. Che era successo? Spiegava: “Io ero contrario alla costruzione della vostra dimora, e Dio ha castigato la mia famiglia. Mio figlio e mia madre si sono ammalati”. Ma anche lui e sua moglie incominciavano a non star bene. “Raccomandateci al Signore, perché ci perdoni e ci faccia guarire, se Lui lo vuole”.
Il Signore, guardando alla buona disposizione dell’animo - letteralmente, le cronache -, rese la salute a lui e alla moglie; ma volle che morissero la madre ed il figlio. Perché. Perché -letteralmente - non passasse senza castigo la colpa di quell’uomo. Dio si indispettisce un po’, se uno non fa costruire un convento. Dopo un certo tempo quel signore - tal messer Ranaldo - ebbe un altro figlio. E pensò che gli era venuto “grazie alle preghiere dei frati”.

Episodi del genere erano molto frequenti. Non ci fu quasi alcuna nuova costruzione di convento, che non comportasse da parte del Signore castighi e premi. Ma il convento di Terni sembra proprio una fonte di strage. I frati avevano individuato il luogo di San Martino, per erigervi la loro sede. Un dottore sostenne favorevolmente il progetto. Poi però comprò un podere nella località di San Valentino; e, per avere vicino una chiesa in cui andare alla messa con più comodità - così spiegano le cronache -, cambiò idea e sostenne in Comune che era meglio sistemare i cappuccini a San Valentino. Siccome egli era influente in città, l’ipotesi di San Martino fu scartata. I frati invece, per motivi loro, volevano insediarsi a San Martino. Allora Dio fece morire - così le cronache - l’unico figlio maschio di quel signore, lasciandogli però le cinque figlie.
Intanto la moglie era gravida e da lì a poco partorì un maschio. Dio fece morire in pochi giorni anche questo - così, sempre secondo le cronache.

disegno di Ivo Pavone
Si sentì tuttavia talmente male per la brutta figura, che gli venne la febbre.Per due giorni la febbre non lo lasciò: Allora si rivolse a san Francesco: " Misericordia! Ho peccato, ma tu perdonami". Appena si umiliò davanti a san Francesco - assicurano le cronache - la febbre lo lasciò: ed egli divenne un generoso benefattore del convento.

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