La maggior parte degli australiani abita nelle grandi città, davanti al mare, dove il clima è dolce e la vita più facile. L'Australia è separata dal resto del mondo dalle immensità oceaniche; vivere nell’entroterra costringerebbe gli abitanti a coprire distanze ancora maggiori per avere scambi commerciali e culturali.
Brian in città si muove male. È abituato all’aperta campagna e il traffico, i rumori, le luci sembrano infastidirlo: "La solitudine mi piace e in questo sono un’eccezione perché la maggior parte degli australiani abita nelle grandi città, davanti al mare, dove il clima è dolce e la vita più facile". Dimentica di dire che il mare è funzionale alla passione (o ragione di vita) che gli australiani hanno per gli sport all’aria aperta. Il discorso sulla solitudine, invece, è centrato perché è ciò che ha spinto questo popolo a riversarsi sulle coste.
A differenza di altri continenti, l’Australia è separata dal resto del mondo dalle immensità oceaniche; vivere nell’entroterra costringerebbe gli abitanti a coprire distanze ancora maggiori per avere scambi commerciali e culturali. Adelaide, Melbourne, Canberra e Sydney sono le ultime tappe del nostro viaggio, ma avrei preferito che fossero state le prime: il poco entusiasmo di Brian nel visitarle potrebbe contagiarmi. Ripartire con uno stato d’animo negativo è l’ultima cosa che vorrei.
Siamo ad Adelaide, capitale dell’Australia Meridionale. Sorge sul mare ma per arrivarci abbiamo dovuto attraversare delle zone di deserto molto vaste.
Dopo tutta quella desolazione per me, “animale cittadino” è perfino piacevole arrivare in questa cittadina elegante, definita “la città delle chiese” per l’atmosfera pacata che vi si respira.
A differenza di Brian che si muove come un vero “topo di campagna”, a me sembra bella davvero, con il fiume Torrens che forma laghi artificiali, una gran fascia verde adibita a parco e splendide vedute delle colline circostanti che si possono osservare anche dal centro urbano.
Brian in città si muove male. È abituato all’aperta campagna e il traffico, i rumori, le luci sembrano infastidirlo: "La solitudine mi piace e in questo sono un’eccezione perché la maggior parte degli australiani abita nelle grandi città, davanti al mare, dove il clima è dolce e la vita più facile". Dimentica di dire che il mare è funzionale alla passione (o ragione di vita) che gli australiani hanno per gli sport all’aria aperta. Il discorso sulla solitudine, invece, è centrato perché è ciò che ha spinto questo popolo a riversarsi sulle coste.
A differenza di altri continenti, l’Australia è separata dal resto del mondo dalle immensità oceaniche; vivere nell’entroterra costringerebbe gli abitanti a coprire distanze ancora maggiori per avere scambi commerciali e culturali. Adelaide, Melbourne, Canberra e Sydney sono le ultime tappe del nostro viaggio, ma avrei preferito che fossero state le prime: il poco entusiasmo di Brian nel visitarle potrebbe contagiarmi. Ripartire con uno stato d’animo negativo è l’ultima cosa che vorrei.
Siamo ad Adelaide, capitale dell’Australia Meridionale. Sorge sul mare ma per arrivarci abbiamo dovuto attraversare delle zone di deserto molto vaste.
Dopo tutta quella desolazione per me, “animale cittadino” è perfino piacevole arrivare in questa cittadina elegante, definita “la città delle chiese” per l’atmosfera pacata che vi si respira.
A differenza di Brian che si muove come un vero “topo di campagna”, a me sembra bella davvero, con il fiume Torrens che forma laghi artificiali, una gran fascia verde adibita a parco e splendide vedute delle colline circostanti che si possono osservare anche dal centro urbano.
