![]() |
|||||||||||||||
![]() |
![]() |
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||
|
L'australiano ha un suo caratterino particolare: è difficilissimo fare effetto su di loro. Come difficile è guadagnare la loro fiducia. E tuttavia sono semplici e disinvolti: il visitatore è sempre accolto con cortese familiarità. È pur sempre lunico Stato dove la pace ha regnato fin dal principio.
Il poeta australiano James McAuley , ha descritto così i suoi connazionali: "Gli uomini sono arditi, litigiosi, ignoranti, e le donne proprio come uno se le aspetta". Che cosa cè di vero in tutto questo? Il maschio australiano, per non dire che è violento, diciamo che è piuttosto irascibile e grossolano. Le donne, in genere, hanno le gambe lunghe e la carnagione abbronzata. Entrambi i sessi hanno un aspetto sano, tenace e atletico, ma mancano di stile e di fascino. Questa, infatti, è una società virile, che rispetta senza dubbio le donne, anzi le ricerca, ma le tratta con un cameratismo piuttosto mascolino. Di conseguenza esse tendono ad essere franche e gentili, ma prive di mistero e di romanticismo. Per carattere gli uomini e le donne sono cordiali, arguti e sarcastici, ma basta toccare un nervo scoperto che possono esplodere allimprovviso; e questo, quando accade, è uno spettacolo allarmante. Brian mi ha messo in guardia più di una volta: "Non cerchi di impressionarli, Miss". E anche in questo ho dovuto dargli ragione. È difficilissimo fare effetto sugli australiani. Forse ci può riuscire un campione sportivo, ma di sicuro nessun altro. Ogni ostentazione li irrita perché questa società, nonostante le differenze economiche tra un ceto e laltro, rimane nella sua sostanza egualitaria. Un aspetto sgradevole dello spirito egualitario consiste nel fatto che gli australiani difficilmente prestano fiducia a chi la merita. Si possono elencare almeno una dozzina di cittadini eminenti a cui i compatrioti abbiano accordato una stima senza riserve? Centinaia di australiani di talento sono considerati dalla massa senza nessuna riverenza. Daltra parte è un benedetto sollievo sfuggire alle trappole gerarchiche che opprimono le altre nazioni: si può avvicinare qualsiasi australiano, per quanto elevata sia la sua posizione, con la certezza di essere ricevuti subito e con cordialità. E sebbene i loro modi manchino di forma, sono semplici e disinvolti: il visitatore è sempre accolto con cortese familiarità. "Lunica cosa che abbiamo veramente in comune noi australiani è il fatto di essere immigrati o discendenti di immigrati". Brian racconta di Sydney. Non ci siamo ancora stati ma ne parla come di una città magica, dove Greci, Italiani, Cinesi e Inglesi, più una decina di altre etnie, si sono amalgamati tra loro per dare vita ad una comunità cosmopolita in cui ognuno conserva le proprie tradizioni in un clima di libertà politica, religiosa e di pensiero. "Passeggiare per i quartieri di Sydney significa imbattersi in una moschea musulmana e, subito a fianco, in una chiesa cattolica o in un tempio mormone. Durante le feste si ammirano i più disparati costumi nazionali. Si prepari, Miss. Sydney è una città stravagante e piena di sorprese, ma per quanto io preferisca la campagna, devo ammettere che ogni tanto scappo volentieri da quelle parti, solo per ammirare il porto". E il miscuglio di razze a rendere questo popolo interessante e fonte di continue scoperte. Per esempio, il cibo inglese subisce da tempo la concorrenza del gyros greco con tzatziki, della pizza napoletana e della tabbouleh araba. E tutto questo nel continente più piccolo del mondo che si è costituito senza guerre, né civili né esterne; lunico Stato dove, a parte qualche piccola scaramuccia, la pace ha regnato fin dal principio. |
|||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||