L'arte

SIMONE PETERZANO

IL CANTO DEI COLORI

L'ADORAZIONE DEI RE MAGI

di Ferdinando Zanzottera
Parte seconda

Il cammello, invece, è simbolo dell’umiltà e della forza liberatrice. Esso, infatti, si inginocchia per sedersi e con la cavalcatura aiuta l’uomo ad attraversare il deserto, facendolo giungere alla salvezza.
Si noti il Re Magio di colore, effigiato con le gambe bianche. Quando l'Ordine venne soppresso e la chiesa trasformata in edificio parrocchiale, la popolazione di Garegnano e i numerosi visitatori fecero nascere una leggenda secondo la quale Daniele Crespi avrebbe sentito un monaco giudicare i suoi affreschi inferiori a quelli del Peterzano. Offesosi per quelle parole sarebbe penetrato nella chiesa furtivamente ed avrebbe dipinto le gambe bianche al Re Magio per dispetto al pittore bergamasco. Nella realtà non vi è nulla di eccezionale e gli ultimi restauri hanno rivelato che anche questa parte del dipinto fu eseguita con la tecnica dell’affresco, cioè con l’intonaco fresco. Non essendo possibile che il Peterzano compisse un simile errore è facile immaginare che i Re Magi indossassero una calzamaglia dorata che si usava nelle corti europee nel XVI secolo.

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