L'arte
Particolari dei " misteri dolorosi ".

BIAGIO BELLOTTI

IL PRETE ARTISTA

di Ferdinando Zanzottera
Parte terza

Particolare de i "misteri gaudiosi ".

Particolare dei " misteri dolorosi ".

La gente semplice ed umili ama questo prete dalla tonaca sporca di colori e la sua figura di prete-pittore affascina anche alcune famiglie nobili lombarde. A Gallarate, ad esempio, fu chiamato per affrescare il palazzo Rusnati, mentre a San Giorgio presso Legnano egli lavora alla realizzazione di una scena mitologica nel palazzo Mella.
Dotato di rare capacità artistiche egli si dedicò anche all’architettura, realizzando numerose costruzione che nobilitarono il paesaggio urbano bustese ed il contado attorno a Gallarate.
Nel poco tempo libero che gli rimaneva si dilettava a realizzare piccole sculture e a disegnare opere lignee, tra le quale spiccano proprio gli stalli monastici per la sala capitolare della Certosa di Milano. Giunto nel monastero certosino, intorno al 1770, realizzò gli affreschi della cappella dell’Annunciazione e del Santo Rosario, dipingendovi scene evangeliche legate alla nascita, passione e morte di Gesù.
In questa cappella egli non disdegnò di realizzare anche esperimenti monocromatici negli angoli della volta, dove dipinse la Resurrezione, l’Ascensione, Gesù tra gli Apostoli e la Discesa dello Spirito Santo. Commovente appare anche l’Assunzione della Vergine affrescata sulla volta di questa cappella, ricca di architetture disegnate e scenografie di chiario gusto settecentesco

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