L'arte
Paricolari de i " misteri gaudiosi ".

BIAGIO BELLOTTI

IL PRETE ARTISTA

di Ferdinando Zanzottera
Parte seconda

Il lato della cappella con i " misteri gaudiosi ".

Particolare de i "misteri gaudiosi ".

Biagio Bellotti nacque a Busto Arsizio nel 1714 e da bambino studiò in casa, apprendendo l’arte del disegno e l’arte della pittura. Entrò giovanissimo in seminario ed ancora chierico eseguì numerose opere per la chiesa di San Giovanni Battista del suo paese di origine e prima che compisse 18 anni il suo nome era già riportato in molte guide artistiche.
Egli venne ordinato sacerdote il 24 marzo del 1742 e come sacerdote dedicò molte delle sue energie per insegnare “la dottrina cristiana ai poveri figliuoli”. Era un uomo poliedrico poiché sapeva passare con facilità dal gioco con i ragazzi alla pittura, all’arte ed alla musica.
Nel 1736 era stato nominato organista della prepositurale bustese, ed a lui sono da ascrivere numerose composizioni in lingua italiana e in vernacolo, compresa una stravagante commedia ritenuta ancora oggi tra le maggiori opere popolari lombarde. Ben presto la sua fama si diffonde e molti preti della regione lo chiamo presso di loro per dipingere e decorare le loro chiese.
Di tanto in tanto egli non disdegna raffigurazioni più semplici, quali paliotti d’altare ed edicole sacre urbane e campestri, che tuttavia realizza con lo stesso impegno e dedizione che impiegava nelle complesse elaborazioni scenografiche.

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