IN FACCIA ALL'OCEANO PER SENTIRSI MENO SOLI
parte terza

Le più notevoli sono la Galleria d’Arte e il Centro Culturale. Quest’ultimo è il capolavoro di Roy Grounds che, con l’audacia delle sue costruzioni, era riuscito a spaventare i conservatori della città. Esprimo a Brian la mia delusione: "Spero che a Canberra ci sia qualcosa di meglio".
"La capitale morale dell’Australia è Sydney. Canberra è solo il risultato di un compromesso: quando è stata creata la Federazione, nel 1901, i politici non hanno fatto altro che bisticciare tra Sydney e Melbourne. Così, per porre fine alle polemiche, si sono decisi a creare Canberra. Che è un vero schifo". "Siamo alle solite, Brian, o sbaglio?". "Devi metterti in testa che la vera Australia è quella dell’outback, quella dove hanno vissuto e cantato gli aborigeni, non queste città senza storia". Insisto sul fatto che Canberra una storia ce l’ha.

Nel 1911 gli architetti di tutto il mondo furono invitati a partecipare ad un concorso per disegnare la città e tra i 137 concorrenti il primo premio andò all’americano Walter Burley Griffin, un architetto di grande talento che, appena arrivato, fu nominato direttore della capitale. Il piano di Griffin prevedeva una serie di cerchi congiunti ed esagoni compresi in un triangolo formato da tre grandi strade trionfali. Nel centro, secondo il progetto, sarebbero sorti laghi artificiali, mentre gli edifici, sia pubblici che privati, sarebbero stati divisi secondo le funzioni.

Ma nel 1920 Griffin, vittima di ogni specie di opposizione dei burocrati, fu destituito; aveva terminato soltanto i viali più importanti e alcune strade.
La costruzione della città fu completata dagli enti locali che, per fortuna, si attennero a molte delle sue idee.
Il tracciato urbano rimane così di una nobile semplicità e il Centro Civico ad arcate conserva lo spirito ideale di Griffin, quello di una dignità senza pretese. Ma in molti punti, informi blocchi di uffici hanno sconvolto tutte le proporzioni studiate da lui; molti sobborghi sono sparpagliati senza ordine, tanto che Canberra è stata definita come “sedici sobborghi in cerca di una città”.
Lo stadio olimpico di Sydney dove si svolgeranno le Olimpiadi del 2000.

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