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Gli australiani, equamente orgogliosi delle loro grandi metropoli e delle selvagge solitudini del retroterra, condividono un forte amore per laspra bellezza del territorio. Come per le montagne rosse attorno alle quali le tribù nomadi si incontrano per le cerimonie religiose, consolidate nel tempo attraverso i millenni.
Qual è la vera Australia? Quella degli immensi ranch disseminati nellinterno o quella della costa orientale, dove le onde delloceano si rompono sui promontori rocciosi? Oppure limmagine più autentica è nelle grandi città piene di vita o nei fertili pascoli del sud-est? Gli australiani, equamente orgogliosi delle loro grandi metropoli e delle selvagge solitudini del retroterra, condividono un forte amore per laspra bellezza del territorio e forse Brian non ha sbagliato a portarmi, come prima tappa, nel red center del continente, nel Territorio del Nord. L'area rappresenta un sesto del Paese ma conta soltanto 50 mila abitanti, un terzo dei quali sono aborigeni. I centri principali sono Darwin, il Porto del Nord, e Alice Springs, la città più grande dellAustralia centrale. Nel periodo della sua fondazione, ad Alice, non cerano springs, fonti, perché il fiume Todd, che attraversa la città, si riempie dacqua soltanto nelle stagioni piovose. Ma nella zona furono trovate acque artesiane, spesso a poco più di un metro dalla superficie, e questo spiega lespansione e laspetto fertile della città, che ha un delizioso clima invernale ma è molto calda in estate. Il motivo per cui Alice Springs attrae i turisti è, però, un altro. Essa dista, infatti, 400 km da alcune delle caratteristiche naturali più notevoli dellAustralia: il gruppo delle Olgas e lAyers Rock. Siamo arrivati a bordo di un aereo locale e abbiamo sorvolato prima la rossiccia catena di Macdonnell, enormi montagne erose dai secoli e contorte in bizzarre forme lunari, come se un cuoco si fosse divertito a creare un gigantescobudino. La faglia offre spettacolari vedute aeree e anche per chi volesse addentrarvisi a piedi, le gole, accessibili dalla strada, offrono splendidi panorami come Ormiston Gorge, Glen Helen e Simpson Gap, dove le piccole rane cercano refrigerio negli incavi più freschi delle rocce. Dallalto le sorprese si moltiplicano: si scorge il Lago Amadeo, uno dei tanti dellAustralia centrale, in cui lacqua compare raramente e per questo è coperto da una brillante crosta di sale. Ogni tanto, nel bel mezzo di questo paesaggio irreale, si scorge un ranch, una missione o, allorizzonte, una tempesta di vento, che sale al cielo con ondate di sabbia rossa. Oltrepassati i Macdonnell, il suolo diventa pianeggiante e le immense pianure, pur essendo insidiose e aride, dallalto rubano lo sguardo con la morbidezza delle loro tinte rosate, con il verde smeraldo e lazzurro tenue. Poi, dalla pianura, senza alcuna collina intorno, si ergono bruscamente le Olgas. Il gruppo montuoso è rosso opaco, e sebbene affascinante, ha una grandiosità che genera inquietudine, sensazione che aumenta man mano che il pilota si addentra tra le fitte cupole e gli insidiosi precipizi. In un attimo afferro il perché questi luoghi siano considerati sacri dagli aborigeni. |
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| Uluru, la montagna sacra aborigena. | |||||||||||||||||
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