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Nella terza lunetta sono raffigurati San Bruno ed i primi suoi compagni che chiedono il permesso al vescovo Ugo di Grenoble di potersi ritirare a vita eremitica. Il rappresentante della Chiesa accoglie benevolmente e fraternamente questi uomini e donerà loro i territori dove successivamente verrà edificata la Grande Chartreuse, casa madre dellOrdine.
Nello sfondato della bifora appaiono edifici dalla forte prospettiva, che aiutano a convogliare lo sguardo verso San Bruno e il vescovo di Grenoble. Nel cielo, invece, appaiono ancora una volta le sette stelle, simbolo dellordine certosino che distinguono la figura del fondatore inginocchiato di fronte alla Chiesa.
La quarta lunetta, raffigurata sulla parete settentrionale della chiesa, mostra la benedizione della prima pietra della Grande Chartreuse.
La celebrazione è compiuta dallo stesso vescovo alla presenza di numerosi certosini. Essi si distinguono nelle diverse categorie sottolineando la diversità tra monaco sacerdote e monaco converso, ed esprimendo, nel contempo, lunitarietà dellOrdine.
Daniele Crespi, infatti, raffigura nellangolo sinistro un converso inginocchiato, che è facilmente riconoscibile per la barba e per labito più corto.
Sopra le nuvole appare uno stuolo di santi, tra i quali risaltano Re Davide e San Giovanni Battista. San Giovanni, particolarmente caro allOrdine certosino, è più volte raffigurato negli affreschi interni alla chiesa, ed in questo riquadro rammenta che lOrdine certosino fu tradizionalmente fondato il 24 giugno, giorno a lui dedicato.
Simbolicamente i certosini vollero che nella parte alta dellaffresco Daniele Crespi raffigurasse il papa, per sottolineare la sottomissione dellOrdine alla Chiesa Romana. Esso potrebbe anche rappresentare papa Urbano II, che nel 1091 concesse la prima approvazione allOrdine. Nelle prime tre lunette San Bruno è vestito in abiti civili, mentre da questa scena in poi viene sempre raffigurato in abiti monastici.
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